integrazione dei linguaggi disciplinari

Una matematica che racconta , diverte , emoziona,   valorizzando    l'apporto di altri canali di comunicazione (verbale, iconico),  supera con tutta evidenza l'impostazione settoriale  spesso conferita alla didattica.

Storie divertenti  si snodano tra un pasticcio e l'altro, sia per delineare situazioni problematiche,  sia per arricchire il patrimonio lessicale e fornire validi esempi di strutturazione del linguaggio.  
E' infatti un errore pensare che si possa fare matematica  limitando l'uso della lingua: carenze di natura linguistica non tardano a  tradursi in difficoltà  in tale disciplina.

 Un lavoro particolarmente ricco  
•    mette in gioco tanto la fantasia, quanto la precisione del linguaggio, l'ordine, la coerenza, il rigore del ragionamento,
•    affina competenze  non circoscrivibili ad un settore disciplinare,
•    offre molteplici occasioni di dialogo e confronto,
•    colpisce la sensibilità attraverso diversi canali di comunicazione.

I  particolari di una bella storia,  il piacere di una conversazione  stimolante,  la vivacità di immagini accattivanti, consentono di  veicolare  con particolare efficacia concetti chiave basilari della matematica,    coinvolgendo  non  un gruppo, ma la totalità della classe.  
Quanto detto si traduce in un' efficace  prevenzione di  atteggiamenti di disaffezione e in una generalizzazione di risultati positivi.